Fare un servizio fotografico Newborn negli ultimi tempi è diventato una cosa molto diffusa. Il primo approccio a questo genere fotografico new born è arrivato da Anne Geddes, una fotografa australiana famosa per i suoi soggetti infantili fiabeschi, famosa nel tempo sopratutto per un brand riconoscibile in tutto il mondo che, probabilmente è stato il precursore in questo settore.
Ma entriamo nello specifico e vediamo qualche informazione utile per poter prepararsi ad un servizio fotografico Newborn.
Prima di tutto il bambino deve avere un’età che va dagli otto ai trenta giorni al massimo, poiché in quel periodo di tempo è più gestibile ed è più semplice effettuare il cambio di vestiti e fargli adottare le posizioni tipiche della fotografia newborn (oltretutto è probabile che passino tutto il tempo a dormire beatamente se la sessione viene fatta in mezzo alle “poppate”).
Solitamente la sala pose è attrezzata di ogni comfort per il neonato, in linea di massima non ci si dovrebbe preoccupare di nulla o quasi: sono presenti divani, o pouf, dove il bimbo viene adagiato per tutta la sessione, o un lettino particolare preparato proprio per l’evento dove sta alla fantasia di ogni fotografo l’idea di come rendere “delicato” e divertente lo scatto.
Immancabile la rasdo che emette i famosi rumori bianchi (un fruscio similare a quello di un phon che i neonati avvicinano a quello che sentono nella pancia della mamma). Ovviamente l’ambiente sarà caldo e se il fotografo è attrezzato non sarà necessario portare tutine, vestitini, copertine.
E’ difficile, infine, stabilire a priori la durata servizio fotografico Newborn,in quanto tutto dipende dal bambino e dalle sue esigenze (se è più o meno nervoso o affamato e dalla facilità con cui si riesce a raggiungere un risultato accettabile per gli scatti che il fotografo ha in mente.