L’essenza di un’immagine, svelata nella fotografia minimalista

Esistono dei metodi che rendono uno scatto così importante, da rimanere nella memoria di chi lo osserva? Ebbene si e sono raggruppati in un genere denominato fotografia minimalista. Quest’ultimo è un genere che riesce a conferire semplicità ad un’immagine, al punto tale da svelare la sua essenza, facendola rimanere eterna, nello sguardo di chi lo osserva. Tuttavia, il minimalismo non è sinonimo di scarno ma l’esatto opposto in quanto cerca di estrapolare una forza, un’emozione in immagini che sembrano esserne privi, come precisa l il sito di “Fotografia moderna” . Le immagini di cui stiamo parlando infatti, sono estremamente banali, per così dire, esempi ne sono costituiti dalle sedie o dalle scale.

Un bravo fotografo minimalista deve soffermarsi sui loro dettagli, i loro punti di forza,  i quali devono predominare su tutti gli altri. Al riguardo ci sono delle regole precise che bisogna rispettare, tenendo conto di alcune linee guida tecniche. Da questo punto  di  vista, occorre fare uso di obiettivi a lunghezza focale fissa insieme ad un buon livello di apertura con un filtro ND che riduce l’intensità della luce. L’aspetto importante è quello di eliminare quanto più possibile oggetti sulla scena per rappresentare lo scatto nella sua dimensione di unicità. A tali elementi, si aggiungono quelli di scattare sempre a colori, scovare il giusto contrasto tra i colori abbinati, essere brevi, scattare in RAW. Quest’ultimo elemento deve permettere al fotografo di modificare i parametri, evitando di far perdere la qualità del singolo scatto.

Dulcis in fundo, utilizzare scatti lenti che possano attribuire un aspetto quasi cremoso alla foto. Avete mai provato questo genere di foto?  Se non lo avete ancora fatto, non resta che mettervi in moto.

 

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